Giovedì 19 settembre 2024, Moby è tornato all’O2 di Londra per un’esibizione che ha ricordato a tutti perché rimane una delle figure più influenti della musica elettronica. La folla intergenerazionale era in fermento per l’eccitazione e Lady Blackbird, il suo artista di supporto, ha dato il tono con la sua imponente presenza scenica, con Moby che ha commentato con umorismo: “Se dovessi fondare una setta, sarei il primo a unirmi”, un cenno al suo fascino magnetico.
Moby, nato Richard Melville Hall, è stato un pioniere della musica elettronica sin dagli anni ’90. Il suo album di successo Play (1999) è diventato un fenomeno culturale, fondendo ritmi elettronici con campioni soul di musica gospel, blues e folk. È stato il primo album ad avere tutti i suoi brani concessi in licenza per film, programmi TV o pubblicità, segnando Moby come un pioniere nel crossover tra musica underground e mainstream. Successi come “Porcelain”, “Natural Blues” e “Why Does My Heart Feel So Bad?” lo ha consacrato come artista di fama mondiale.
All’O2, l’umiltà di Moby è emersa quando ha riconosciuto di essere “la persona meno talentuosa sul palco”. Il suo ensemble di musicisti e cantanti ha offerto performance incredibili, offrendo un suono ricco e stratificato che ha esaltato i suoi più grandi successi. La folla è stata deliziata da brani preferiti come “Honey”, “Flower”, “Natural Blues” e “Lift Me Up”, ogni canzone è stata accolta da applausi scroscianti.
Un momento di spicco della serata è stato quando Lady Blackbird si è unita a Moby per le accattivanti performance di “Walk With Me” e “Why Does My Heart Feel So Bad?”. La presenza scenica di Lady Blackbird si è sposata magnificamente con la musica di Moby, creando una potente sinergia che ha reso queste performance il momento clou della serata.
La qualità del suono all’O2 era eccellente e, sebbene l’illuminazione fosse solida, è passata in secondo piano rispetto alla musica. Il talento di Moby nel fondere ritmi elettronici con strumentazione dal vivo era in piena mostra e l’acustica del locale ha permesso a ogni elemento di risplendere.
Impegnato sostenitore dei diritti degli animali, Moby si è assicurato che il suo attivismo fosse al centro dell’evento. Con “ANIMAL RIGHTS” tatuato in modo audace sulle braccia e “vegan for life” sul collo, ha sottolineato la sua dedizione alla causa. Tutti i profitti del concerto sono andati in beneficenza a enti per i diritti degli animali, tra cui la Jane Goodall Legacy Foundation, dimostrando ulteriormente il profondo impegno di Moby per l’attivismo insieme alla sua musica.
In sintesi, l’esibizione di Moby all’O2 non è stata solo una celebrazione della sua eredità musicale, ma anche una piattaforma per la sua continua dedizione alle cause a lui care. Il suo mix di nostalgia musicale ed energia contemporanea, insieme alla presenza autorevole di Lady Blackbird, hanno reso la serata indimenticabile.