Composta dai Brothers Kinnon (Chris alla voce e alla chitarra; Jeff alla batteria), dal maestro dei riff Sean Casey (chitarra) e dal bassista di formazione classica Enzo Figliuzzi, la band canadese/californiana ha suonato con tutti, dalle leggende del garage come i Dirtbombs alle star delle arene Kings of Leon, entrando più volte nelle liste dei migliori dell’SXSW e passando del tempo con il leggendario manager dei Rolling Stones Andrew Loog Oldham. Ma mettere l’integrità al primo posto ha avuto un costo: l’oscurità.
I Lions in the Street hanno iniziato la loro carriera firmando e poi abbandonando la travagliata TVT Records (NIN, Pitbull, Little Jon), la 604 Records dei Nickelback (Carly Rae Jepson) e il leggendario manager Allen Kovac (Motley Crue, The Cars, Blondie, The Bee Gees), guadagnandosi un posto nella lista nera dell’industria musicale. Ne sono derivati anni nella natura selvaggia, lavorando come netturbino per quasi un decennio, sopravvivendo al cancro, a gravi infortuni sul lavoro e a incidenti stradali quasi mortali, e tornando a scuola.
Eppure, nonostante abbiano sperimentato il meglio e il peggio del vecchio mondo della musica, dall’uscire con Todd Rundgren, Bob Ezrin e Peter Buck dei R.E.M., al vedere un tizio dell’A&R quasi licenziato solo per essere andato a vederli suonare, la band in qualche modo ha continuato a suonare, pubblicando musica a pezzetti.
Ad esempio, i Lions in the Street hanno pubblicato un EP nel 2013 con l’etichetta della leggenda britannica Sandy Roberton. Roberton gestiva la Blue Horizon, l’etichetta inglese che ha lanciato il movimento rock blues britannico degli anni ’60 con John Mayall, Fleetwood Mac e Rory Gallagher.
Ora la rivoluzione delle piattaforme di streaming ha dato ai Lions in the Street una nuova vita e un nuovo pubblico, consentendo loro di pubblicare musica in gran parte inascoltata, finalmente finita e remixata/rimasterizzata.
Il prossimo album Moving Along dei LITS cattura il loro swing e la loro spavalderia distintivi. La traccia del titolo, mixata da Rick Parker (Beck, BRMC, Scott Weiland), è un minaccioso vamp guidato dall’armonica “degno di Mick e Keith al loro meglio con le dita appiccicose” (Jambase.com). “Moving Along” è anche la traccia principale del prossimo film della Paramount “Cassino In Ischia”, con Dominic Purcell di Prison Break.
Per non dormire mai sugli allori, i Lions in the Street stanno anche dando gli ultimi ritocchi a un album dal vivo e a un disco che hanno realizzato con il produttore pluripremiato Dave Cobb (Chris Stapleton, Greta Van Fleet, Brandi Carlile, Rival Sons).
Jambase ha definito i LITS “degni di Mick e Keith al loro meglio con le dita appiccicose”. The Austinist.com ha chiesto: “Cosa dirai loro, per favore, siate più rock’n’roll. Questo è il tipo di band per cui è stato creato SXSW”.